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Officine Tarantine, agli ex Baraccamenti Cattolica è sempre Open Day

TARANTO – “Gli Open Days ci sono tutti i giorni, non solo di domenica”. Lo spiega Marcello, uno dei ragazzi delle Officine Tarantine, mentre fa da guida a due coppie sui sessant’anni, abituate a vedere gli ex Baraccamenti Cattolica soltanto dai balconi delle loro case, in via di Palma. Mentre percorrono i sentieri che collegano i vari edifici restano a bocca aperta. “E’ assurdo che lo Stato tenga tutto questo ben di Dio abbandonato – dice una delle due signore -bisogna dare merito a questi ragazzi che stanno cercando di recuperarlo”. La sala che ospitava il teatro è animata dai banchetti che espongono oggetti di artigianato ed altro. Ci sono anche alcune associazioni che testimoniano la loro attività sul territorio.

Anche la cucina è in piena attività. “Ci prepariamo il pane da soli – racconta Marcello ai suoi ospiti – qui le porte sono aperte a tutti. Quando volete potete venire a mangiare con noi. Gli operatori del mercato ci danno una mano fornendoci la frutta”. Nei suoi occhi si legge la soddisfazione per quel viavai di persone di ogni età. “La nostra iniziativa non è rivolta solo ai giovani – ci dice – la cosa bella è che riceviamo visite tutti i giorni, dalla mattina presto alle otto di sera”. Qui si fa comunità. La gente se ne accorge ed apprezza. C’è spazio per l’artista che dipinge sui muri, per il creativo che decora pareti con le piastrelle, per il ragazzo che ama dilettarsi ai fornelli e per chi ha più confidenza con gli attrezzi da officina.

A pochi metri da dove sorgerà un orto botanico, Alessio, un altro dei promotori delle Officine Tarantine, è impegnato ad addobbare con dei piatti di plastica colorati un improvvisato albero di Natale. La fantasia non manca a questi ragazzi che riescono a sfruttare al massimo qualsiasi tipo di oggetto destinato all’abbandono. E mentre i lavori di recupero sono ancora agli albori, è bello immaginare come già realizzato tutto ciò che hanno in mente: laboratori artistici, mensa popolare, sala prove, falegnameria, ciclofficina, incontri di lettura, eventi socio-culturali, laboratorio di mosaici. Sogni ad occhi aperti, da decenni negati dalle istituzioni. Andate a trovarli. Vi aspettano in via di Palma (l’ingresso è all’interno del parcheggio Amat).

Alessandra Congedo

 

 

 

 

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