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Taranto Respira: “Bonelli, definito da Vendola piccolo avvoltoio, aveva toccato nervo scoperto”

Il movimento civico  Taranto Respira, alla luce degli ultimi avvenimenti che, comunque, non ci hanno stupito in quanto da tempo conosciuti, rivendica con orgoglio  la scelta di aver sostenuto Angelo Bonelli nelle scorse elezioni comunali,  quale unico politico che ha sempre lottato con noi per quei diritti  inalienabili , come tutela della salute, salvaguardia dell’ambiente,  giustizia sociale,diritto ad un lavoro dignitoso, diritti questi che  non appartengono né alla destra né alla sinistra ma agli uomini in  quanto tali e che costituiscono gli elementi fondanti del nostro movimento.

La difesa di questi principi assoluti, non negoziabili, che dovrebbero  costituire la linea guida di ogni azione politica, ha avuto come risultato  concreto per Bonelli un quasi totale ostracismo da parte di rappresentanti  politici e organi di comunicazione e il danno pecuniario di una denuncia  dell’importo 500.000.00 euro da parte di ILVA  e minacce di denuncia  da parte dell’ex Ministro dell’Ambiente Corrado Clini per procurato  allarme e falsificazione dati sulla mortalità, che poi,  purtroppo,  si sono  rivelati veri.

Il suo impegno civile è stato oggetto anche da parte dello stesso  Vendola di una astiosità e violenza verbale spropositate rispetto ad  un banale episodio di contestazione da parte di un gruppuscolo di ragazzi,  episodio al quale fra l’altro Bonelli era del tutto estraneo e che,  comunque, dovrebbe essere del tutto normale nella quotidianità di un  politico di lungo corso come il nostro Presidente regionale.

In quell’occasione Vendola si è lasciato andare a considerazioni  del tutto fuori luogo e ad espressioni dai toni sarcastici fino a definire  Angelo Bonelli “piccolo avvoltoio” ma, evidentemente, era  stato toccato un nervo scoperto o, forse per la prima volta, aveva  intuito che il tempo delle favole stava finendo.

Il caso Vendola è soltanto l’ultima riprova della non rappresentatività della nostra classe politica locale, regionale e nazionale, che negli  ultimi anni ha fatto di questa città una terra di conquista, da sfruttare  per poi abbandonarla nella più assoluta desolazione. Ma qualcosa sta cambiando, l’abbiamo percepito chiaramente anche  sabato scorso a Napoli, c’è una consapevolezza sempre più ampia ed  una voglia di combattere perché ci sia finalmente giustizia, tanto  forti che ci spingono a sperare che prima o poi vengano travolti e portati  via tutti coloro che hanno collaborato o che avrebbero potuto opporsi  e osteggiare la morte e la distruzione della nostra città.

Movimento Taranto Respira

 

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