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Alenia, un accordo particolare

TARANTO – Allo stabilimento Alenia-Aermacchi di Grottaglie i lavoratori impegnati nella produzione delle fusoliere in fibra di carbonio del Boeing 787 lavoreranno 32 ore alla settimana anziché 40: ma una parte dei costi relativi al divario sarà a carico dei lavoratori stessi. E’ quanto prevede l’accordo che sui turni ad Alenia-Aermacchi hanno siglato ieri azienda e sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. L’intesa non riguarda tutto lo stabilimento ma solo un reparto, il cosiddetto “Stringer”, dove avviene la primissima fase di lavorazione delle fusoliere. Con l’accordo – che lunedì sarà sottoposto al vaglio dell’assemblea dei lavoratori – azienda e sindacati pongono fine alla polemica scoppiata lo scorso ottobre e che aveva visto la protesta della Fiom Cgil la cui RSU aveva anche indetto 48 ore di sciopero per un intero week-end, con Fim Cisl e Uilm Uil dissociatesi dall’iniziativa criticata con durezza.

In sostanza, era accaduto che per far fronte ai piani di consegna delle fusoliere a Boeing, col passaggio da 7 a 10 coppie al mese già in questa parte finale dell’anno e l’ulteriore incremento a 12 nel 2014, Alenia Aermacchi aveva chiesto un’organizzazione del lavoro basata su 40 ore settimanali per addetto con un’organizzazione a 21 turni con 5 squadre. Un assetto che ha visto consenzienti Fim e Uilm, che hanno fra l’altro ricordato come le 40 ore settimanali non siano affatto una novità nell’industria metalmeccanica, ma totalmente contraria la Fiom.

Il nuovo accordo raggiunto prevede che, fermo restando i 21 turni, si lavori per 32 ore sempre con 5 squadre. Una quota parte della riduzione di orario di lavoro sarà però a carico dei lavoratori attraverso le festività e il cosiddetto Par (la riduzione dell’orario di lavoro inserita nel contratto). Facendo un calcolo annuo, col nuovo schema ciascun lavoratore di Alenia-Aermacchi interessato alla nuova organizzazione, lavorerà 270 ore in meno l’anno. Di queste, lo stesso lavoratore metterà però a disposizione 88 ore sulle 115 che sono la dotazione complessiva del Par mentre altre 64 ore deriveranno da 8 festività che nel 2014 cadono infrasettimanalmente. Il contributo complessivo di ciascun addetto sarà quindi di 152 ore. Alenia-Aermacchi, sempre in riferimento alle 270 ore in meno l’anno, metterà invece un contributo di altre 118 ore. Queste saranno calcolate come riposi aggiuntivi per il lavoratore. La quota di Par impegnata, invece, non potrà più essere usufruita dal lavoratore come ferie aggiuntive e le 8 festività individuate come utilizzabili nel 2014 non saranno più retribuite con l’incremento economico.

Oltre a fare il calcolo annuale, è stata fatta anche una valutazione trimestrale da ottobre a dicembre 2013. La riduzione di orario, per effetto delle 32 ore, sarà di 72 ore di cui 40 a carico dei lavoratori col Par e 32 in quota ad Alenia-Aermacchi. Per Massimo Masat e Donato Stefanelli della Fiom Cgil, rispettivamente responsabile nazionale per Finmeccanica e segretario provinciale di Taranto, l’accordo è “positivo perché consente la ricollocazione occupazionale per quanti nel territorio hanno perso il lavoro e per gli inoccupati”. Inoltre, dice la Fiom, “Alenia potrà rispettare i programmi di consegna delle fusoliere a Boeing” e “l’accordo va in controtendenza poiché si fa carico del disagio dei lavoratori e della loro condizione rinveniente dai 21 turni”. Nessuna valutazione per ora dagli altri sindacati. Da fonti FIM Cisl si fa presente che “adesso sarà importante capire il responso dei lavoratori nell’assemblea di lunedì mattina”. Staremo a vedere.

 Gianmario Leone (TarantoOggi, 16.11.2013)

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