I Cobas considerano ”inutile il protocollo per la sicurezza sui posti di lavoro per Eni e Ilva che farà la fine di tutti i precedenti”. Il sindacato di base chiede al ministro Giovannini ”che al problema sempre più vasto delle fabbriche in crisi (che spesso non sono affatto in crisi, ma le aziende chiudono per cercare lidi piu’ convenienti) non si risponda solo con ammortizzatori sociali, ma con una riduzione dell’orario di lavoro a parita’ di salario, alternativa ai Contratti di solidarieta”’. Quanto alle opportunita’ di lavoro, lo Slai Cobas fa presente che ”ci sono settori di attivita’ assolutamente necessari che devono creare occupazione. Parliamo, ad esempio, di un piano di raccolta differenziata ‘porta a porta’ all’interno della questione piu’ generale del ciclo dei rifiuti, che coniughi lavoro-ambiente, e alle bonifiche ambientali”.
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