Questo il commento del sindaco Stefàno, anche lui tra i 53 nomi coinvolti nell’inchiesta: ”Sono amareggiato da questa vicenda, ma ritengo di aver fatto tutto quello che potevo e dovevo e produrrò, se richiesto dagli organi inquirenti, 82 documenti tra lettere, ordinanze e de termine che testimoniano il mio impegno in questi anni sul fronte inquinamento”. Secondo i pm, il sindaco di Taranto “ometteva di adottare provvedimento contingibile ed urgente al fine di prevenire ed eliminare i gravi pericoli” derivanti dall’attivita’ dell’Ilva di Taranto. L’imputazione è, dunque, di omissione. I pm parlano di “impunita’” per i reati ambientali dell’Ilva pur avendo il sindaco “piena conoscenza” delle criticita’ dello stabilimento siderurgico tanto da aver presentato il 24 maggio del 2010 una denuncia in Procura “evidenziando un’allarmante situazione”.
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