“In alcuni casi anche la giustizia penale – ha detto conversando con i giornalisti – provoca dei problemi al mondo imprenditoriale e per questo serve certezza. Guardiamo cosa è successo all’Ilva di Taranto. Senza entrare nel merito, però serve maggior rapidità e certezza. Credo che la giustizia e la ripartizione dei poteri debba essere uno strumento che in tempi rapidi aiuta l’economia e non deve mai rappresentare un ostacolo per il suo sviluppo”.
Insomma, ancora una volta si butta la croce sulle toghe che “osano” perseguire i reati e si pretende dalla magistratura una rapidità che ad altri non è richiesta. Così, per salvare l’Ilva si cuciono decreti su misura, con l’accuratezza del miglior sarto, lasciando che l’adeguamento degli impianti avvenga con tutto comodo. Per tutelare la salute dei cittadini di Taranto non c’è fretta. Ma questa (purtroppo) non è una novità (A. Cong).
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