TARANTO – E` durato tre ore l`interrogatorio dell`ex presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, da ieri dimissionario e da due giorni in carcere perché coinvolto nell’inchiesta “Ambiente svenduto” con l`accusa di concussione. Florido, ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte dal gip Patrizia Todisco, negando di aver fatto pressioni sui dirigenti per favorire l’Ilva che chiedeva l`autorizzazione per una discarica di rifiuti speciali. Florido, difeso dagli avvocati Carlo e Claudio Petrone, ha spiegato al magistrato ed ai pm che lo interrogavano di aver avuto solo l`esigenza di risolvere in fretta la questione legata all`autorizzazione della discarica dell`Ilva, per non incorrere in richieste risarcitorie dal siderurgico, aggiungendo tuttavia di non avere interesse personale che la richieste avesse esito positivo o negativo. Florido ha spiegato di non aver avuto rapporti particolarmente confidenziali con Archinà, l`uomo che curava i rapporti istituzionali dell`Ilva. I legali dell`ex presidente Florido hanno chiesto gli arresti domiciliari (TMNews). Archinà e Conserva si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori dei due indagati hanno depositato delle memorie difensive chiedendo gli arresti domiciliari.
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