Categories: AttualitàNews

L’Ilva incassa altro “no” dal gip. Procura: legge 231 non impone dissequestro beni

TARANTO – L’Ilva incassa un altro no. Il gip Patrizia Todisco ha nuovamente negato la restituzione dell’acciaio prodotto durante la fase di sequestro. Il perché è presto spiegato: ancora non è stata depositata la motivazione della sentenza con cui la Consulta, lo scorso 9 aprile, ha dichiarato la costituzionalità della legge 231/2012, nota come “salva Ilva”. Viene così ribadito un concetto già espresso nel precedente provvedimento: non è sufficiente un comunicato stampa della Corte Costituzionale per procedere al dissequestro dei prodotti.

Nelle argomentazioni dei pm, riportate nel provvedimento del gip, i toni appaiono decisi. Ecco cosa dicono in merito all’istanza presentata dall’Ilva: «Sorprendente appare l’affermazione secondo cui un “comunicato stampa” costituisce elemento idoneo a privare di qualsiasi fondamento giuridico un provvedimento giurisdizionale cautelare in atto».  Dietro al no della procura e del gip si cela anche altro. I pm parlano di “confusione totale”.

Non è detto, infatti, che la legge “salva Ilva” consenta la restituzione dei prodotti sequestrati. «Invero – affermano i pm – la legge n. 231 non dice affatto che il sequestro viene eliminato  ma solo che l’azienda è immessa nel possesso dei beni ed è autorizzata alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti, compresi quelli realizzati prima della sua entrata in vigore”. Per la Procura, quindi, è possibile ritenere che le disposizioni della legge riguardino i beni che sono stati prodotti prima della sua entrata in vigore, “ma non quelli che pur prodotti prima erano già sottoposti a sequestro ad opera dell’Autorità Giudiziaria”.

Da ciò si desume quanto sia importante conoscere nei dettagli le motivazioni della Consulta. Se l’interpretazione della procura dovesse rivelarsi corretta, per l’azienda sarebbero guai. Non potrebbe disporre, infatti, di tonnellate di tubi, coils e bramme per un valore complessivo che oscilla tra gli 800 milioni di euro e il miliardo. Se così fosse, è facile prevedere un nuovo scenario da “guerra fredda”. Per la procura “occorre seguire la procedura prevista dalla legge per giungere eventualmente al dissequestro dei prodotti”. Pertanto, “solo la trasmissione ad opera della Corte Costituzionale della sentenza con la sua motivazione consentirà ai giudici rimettenti di riavviare i procedimenti sospesi e deciderli”.

La piena condivisione di queste argomentazioni ha portato il gip Todisco a ritenere inammissibile anche questa nuova istanza di dissequestro (presentata lo scorso 24 aprile dal presidente dell’Ilva Bruno Ferrante). Secondo il gip “è di tutta evidenza che solo la conoscenza delle motivazioni della decisione della Corte sulle specifiche questioni sollevate in relazione alla richiamata norma della legge 231/2012 consentirà di pervenire alla definizione del giudizio sospeso».

Insomma, l’evoluzione di questa intricata vicenda non è affatto scontata. La partita è ancora aperta.

Alessandra Congedo per InchiostroVerde

 

 

 

admin

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago