«Chiediamo alla Regione Puglia – dichiara Francesco Tarantini presidente di Legambiente Puglia – di prendere seriamente in considerazione la variante proposta dal Comune di Melendugno che segna un passo in avanti rispetto allo scempio del progetto iniziale e auspichiamo che il Governatore Vendola si esprima in merito a una tematica che non tocca solo l’ambiente ma pure le realtà produttive locali che rappresentano una fonte di ecoturismo per la Puglia».
Legambiente, già lo scorso febbraio, sottolineava come la costruzione della Regionale 8 rappresentasse una minaccia non solo per gli ulivi monumentali ma anche perché andrebbe a ignorare un principio prioritario per la nostra esclusiva regione che è la tutela delle superfici.
A causa delle innumerevoli proposte di nuove infrastrutture – in molti casi inutili perché seguono percorsi già esistenti che andrebbero solo adeguati e migliorati – il Salento sta perdendo visibilmente suolo. Invece di recuperarlo nell’ottica di una valorizzazione delle risorse a nostra disposizione si concedono autorizzazioni a doppiare e triplicare tracciati già esistenti, figli di anacronistici progetti.
«È necessaria un’azione coerente da parte delle istituzioni – conclude Tarantini – che devono seguire un’unica direzione in tema di tutela del suolo e del paesaggio alla luce della crescita culturale avvenuta in questo ultimo decennio in Puglia.
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