Voci narranti hanno illustrato ventuno pensieri affidati a ventuno tele che hanno “interpretato” i versi della canzone omonima, pensieri sentiti da una città che rivendica il proprio sacrosanto diritto di esistere e di interrompere la spirale di malattia, morte e impoverimento indotto che poco ha a che fare con quella che possiamo considerare, senza possibilità di smentita, la culla della civiltà classica. Al di là del muro del pianto disegnato e propinato mediaticamente in questi ultimi mesi, esiste dunque una città fiera, per nulla disposta ad accettare tacitamente questo stato di cose e che vede nella propria storia millenaria, nella propria cultura e nelle proprie risorse naturali, il punto di forza dal quale riprogettarsi.
Al termine della rappresentazione, le venti tele (dimensioni: 120×80 cm) sono state donate all’Università (donazione approvata dal Consiglio del Dipartimento Ionico “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo”), mentre la ventunesima (un trittico di 300×250 cm) è stata donata al Comune di Taranto, in modo che l’intera cittadinanza possa goderne a vita. All’interno del progetto A.U.T. si muovono figure professionali di ogni campo artistico che prestano la loro attività, in maniera del tutto gratuita e senza nessun fine speculativo. Vi invitiamo a prendere visione dell’evento “Taranto Libera” al seguente link “Taranto Libera” 13 aprile 2013:
httpv://www.youtube.com/watch?v=lkyZJP3x-zo
Link canzone Taranto libera: https://www.youtube.com/watch?v=NRbWPIA5EWw.
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