Il 14 aprile circa 34000 tarantini si sono recati alle urne per mettere nero su bianco cosa chiedono per il futuro di Taranto e ben il 90% si è espresso favorevolmente alla Chiusura dell’Ilva. Nonostante la scarsa partecipazione e la strumentalizzazione di chi non attendeva altro che attribuire alla Città di Taranto quella “vocazione industriale” che da sempre contestiamo, la nostra voglia di lottare a difesa della vita e di un futuro diverso non si è spenta.
Sappiamo di poter contare non solo sui tarantini che sono andati a votare, ma su tanti ragazzi fuori sede che chiedono la possibilità di ritornare nella propria città e contribuire al suo benessere; su tanti cittadini residenti nella provincia di Taranto (Statte, Massafra, Crispiano) che come noi vivono sulla loro pelle i danni causati dall’inquinamento industriale e su tanti dipendenti Ilva che hanno deciso di spezzare le catene del ricatto e della paura.
Ai politici locali e nazionali, ai sindacati conniventi, a tutti quelli che hanno esultato in quest’ultima settimana e che vorrebbero vederci sconfitti e arresi, va il nostro messaggio: noi non molliamo, perché sempre più convinte che quei 30 mila cittadini che hanno detto “sì” alla vita diventeranno sempre più numerosi e Taranto sarà davvero e finalmente libera!
Comunicato stampa del comitato “Donne per Taranto”
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