A fine 2010, anche con la mediazione del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l’Ilva si impegnò con i sindacati ad assumerne circa 120 tenendo presente come criterio l’aver svolto, in fabbrica, almeno 24 mesi di lavoro. Per la restante parte degli ex dipendenti interinali, cioè coloro i quali avevano lavorato per meno di 24 mesi, gli stessi sarebbero stati preferiti per eventuali assunzioni una volta esaurito il bacino di 140 lavoratori che avevano la priorità. I lavoratori lo scorso febbraio lamentarono il mancato rispetto dell’accordo sottoscritto tra l’azienda e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Gli stessi lavoratori somministrati, nel novembre del 2010, rimasero sei giorni e sei notti sul cavalcavia e qualcuno mise in atto lo sciopero della fame. Nel tempo, a partire dall’accordo, circa 80-90 lavoratori sono stati effettivamente assunti. Ora rimane una parte da completare ed è un argomento che Fim, Fiom e Uilm solleveranno nell’incontro di oggi pomeriggio. Il solito copione, insomma, che puntualmente finisce a discapito dei lavoratori. Oggi, inoltre, si discuterà anche della corretta applicazione dei contratti di solidarietà.
Gianmario Leone (TarantoOggi, 09.04.2013)
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