Con tale evento, la cittadinanza vuole dare un altro segnale forte e di sostegno alla magistratura di Taranto, in un momento in cui la Corte Costituzionale dovrà decidere il futuro di questa città e quello di tante persone che, purtroppo, continuano ad ammalarsi e a morire a causa dell’inquinamento. A due giorni dalla manifestazione, infatti, precisamente il 9 aprile, è stata fissata l’udienza pubblica in Corte Costituzionale in cui saranno discusse le ordinanze del gip e del Tribunale del Riesame di Taranto con cui viene sollevata la questione di legittimità costituzionale sulla legge 231/2012, conosciuta dai più come legge “salva-Ilva”.
La peculiarità di questa manifestazione sta, innanzitutto, nella larga presenza di medici e di personale paramendico che sfilerà in camice bianco all’inizio del corteo, insieme alle mamme ed a i loro bambini. E’ prevista anche la presenza di degenti in carrozzelle ed in lettini mobili che scenderanno in piazza con i manifestanti. La prevista massiccia presenza nel corteo dei “camici bianchi” e di migliaia di cittadini (partenza alle ore 10.30 dalla Piazza Arsenale -VIa Di Palma e arrivo in Piazza della Vittoria) servirà per lanciare un grido di allarme rivolto a tutta l’Italia e per denunciare la forte preoccupazione derivante da un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Si ricordi che a Taranto la più grande industria d’Europa che produce acciaio è stata messa ripetutamente sotto accusa dalla magistratura tarantina. La Procura di Taranto, sulla base di prove e meticolose indagini, eseguite a vari livelli, anche per opera di illustrissimi tecnici ed epidemiologi di fama internazionale e dello stesso NOE dei Carabinieri di Lecce, ha ritenuto necessario porre sotto sequestro diversi impianti che risulterebbero assai pericolosi per la salute delle persone e per l’ambiente. Un sequestro, tuttavia, “respinto”, sin da subito, dal ministro dell’ambiente Corrado Clini e dal Governo.
Nella manifestazione saranno rappresentate tutte le città italiane inquinate, in quanto la legge 231/2012 contiene al suo interno norme che limitano i poteri di tutte le Procure d’Italia che dovessero porre sotto sequestro impianti industriali pericolosi per l’ambiente e per la salute delle persone, ritenuti anche di “interesse nazionale”. Pertanto, sui siti http://taranto7aprile.wordpress.com e https://www.facebook.com/events/344745165627043 sarà a breve riportata una petizione rivolta a tutti i comitati italiani che si battono per la difesa della salute di tutti i cittadini.
La manifestazione di Taranto avrà, quindi, un carattere nazionale, in quanto, il pronunciamento della Corte Costituzionale toccherà e riguarderà tutte le realtà italiane in cui si vive lo stesso dramma di Taranto Quella del giorno 7 aprile sara’ una manifestazione senza sigle promossa da tutti i cittadini di Taranto che si uniranno per un solo obiettivo riassunto in due semplici parole: “TARANTO LIBERA”.
Nota stampa di Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti
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