Quest’ultima doveva essere pronta entro il 31 gennaio scorso, stando ai tempi fissati dall’autorizzazione rilasciata il 26 ottobre per la riduzione delle emissioni inquinanti dell’area a caldo, ma c’è stato un evidente ritardo sulla tabella di marcia. A questo provvedimento in fase di definizione se ne aggiungerà poi un terzo che riguarderà le centrali elettriche del siderurgico e che dovrà essere pronto entro fine maggio.
Nella riunione di ieri il gruppo istruttore ha anche valutato la relazione che i tecnici dell’Ispra hanno consegnato al ministero dell’Ambiente relativa all’ispezione condotta nell’Ilva dal 5 al 7 marzo scorsi allo scopo di verificare se l’azienda sta osservando le prescrizioni e i tempi dell’Aia del 26 ottobre. Nella relazione non c’è un giudizio d’insieme ma si dividono gli impianti esaminati in tre grandi aree: interventi completati o per i quali si prevede il completamento nel rispetto delle prescrizioni; interventi parzialmente completati “ovvero per i quali è stato riscontrato l’inizio del prescritto adeguamento ma il cui completamento risulta prevedibilmente differito rispetto alle previsioni”; infine “l’accertamento di talune violazioni dei limiti emissivi prescritti”.
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