«Dal verbale di ispezione al porto (firmato da Cesidio Mignini, Fabio Ferranti e Francesco Andreotti dell’ISPRA) – dice Marescotti in una lettera indirizzata al direttore generale di Arpa Puglia e al garante Aia – risulterebbe “l’assenza di polverosità visibile”, tanto che il Corriere del Mezzogiorno del 13 marzo 2013 ha titolato: “Aia, l’Ilva supera l’esame”; e sottotitolato: “Annullata la dispersione di materiale durante lo scarico delle navi”».
Al garante viene chiesto di verificare l’effettiva attuazione della prescrizione AIA n. 5 che prevede nell’area portuale di scarico delle materie prime (e di carico sui nastri trasportatori) l’obbligo di installare un sistema automatico o uno scaricatore continuo coperto secondo la BAT n. 11 (il dettaglio si trova nelle BAT-conclusions). «L’Ilva – sostiene Marescotti – ha fatto tutt’altra cosa: ha solo riprogrammato qualche attuatore elettrico. Ma sempre la benna viene usata e sempre da un operatore viene guidata, quindi niente di automatico e niente di coperto».
Arrivano novità importantissime per tutti gli italiani: questa volta, se lasci il tuo cane da…
Importantissime novità per i genitori italiani: ogni figlio minorenne può valere fino a 3.600 €,…
Incredibile ma vero: dal 1° settembre potresti davvero ritrovarti a pagare fino a 189 €…
Nel caso in cui fossi impegnato nella scelta dell’università, ti conviene ponderare bene questa decisione,…
Pessime notizie per i bagnanti in vista dell’estate 2025: è stato approvato un nuovo divieto…
Per molti di noi è tornata la tanto temuta insonnia estiva, tutta colpa di quella…