L’Ilva infatti oltre a non aver rispettato i tempi previsti dalle prescrizioni contenute nella prima fase dell’applicazione dell’AIA, rappresenta ancora un reale ed attuale pericolo per la salute pubblica. Ciò è stato dimostrato dalle perizie disposte dal gip Todisco e confermato successivamente dal Ministro della Salute Balduzzi con l’ufficializzazione dei risultati emersi dallo studio Sentieri. Sebbene la normativa preveda in primis sanzioni pecuniarie, il comitato ha fatto presente al garante del governo che tali provvedimenti sarebbero non risolutivi e del tutto inefficaci al fine di salvaguardare il diritto alla vita e alla salute dei cittadini di Taranto. E’ pertanto volontà di questo comitato raccogliere informazioni e vigilare al fine di impedire che ulteriori irregolarità ai danni della cittadinanza possano essere compiute, nel silenzio generale o nel caos della disinformazione, con il consenso degli organi istituzionali.
Comunicato stampa – Comitato Legamjonici contro l’inquinamento.
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