Tra i primi ambientalisti ad essere ricevuti da Esposito, Fabio Matacchiera del Fondo Antidiossina onlus, il quale ha approfittato dell’incontro per consegnare al Garante (e mostrare) un dvd contenente un video-choc realizzato soltanto alcune ore prima (durante la notte), ”in cui si rileva chiaramente la imponente diffusione di polveri e di fumi che continuano a fuoriuscire dall’Ilva, invadendo la città e, soprattutto, i quartieri limitrofi allo stabilimento”. Il video sarà consegnato anche alla Procura di Taranto accompagnato da un esposto. httpv://www.youtube.com/watch?v=5UsyoIOtpr0&feature=youtu.be
«Si è trattato soprattutto di una fase di ascolto – ha dichiarato Leo Corvace di Legambiente al termine di un incontro durato circa venti minuti – il garante ci è sembrato interessato soprattutto a raccogliere le nostre impressioni». Questa la principale richiesta avanzata dalla delegazione di Legambiente: «Abbiamo sollecitato, per l’immediato, la presentazione del piano industriale da parte dell’Ilva, atteso da settembre – ha spiegato Corvace – è un passaggio fondamentale per capire quali sono le effettive intenzioni dall’azienda. Una necessità che è stata condivisa anche dal dottor Esposito. Poi abbiamo chiesto di ridurre drasticamente i tempi previsti per l’attuazione di alcune prescrizioni Aia, a cominciare dalla copertura dei parchi minerali. Non si possono aspettare tre-quattro anni per un intervento che ha anche una valenza simbolica per dimostrare che qualcosa sta davvero cambiando».
Critico il commento di Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink: «Non basta che il Garante crei un sito web per seguire l’evolversi dell’Aia. Il punto è che manca l’impegno di spesa deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ilva per avviare quanto l’Aia richiede. Manca cioè il cosiddetto “piano industriale” con gli investimenti e la relativa copertura finanziaria. L’azienda deve dimostrare di avere i capitali per fare le cose previste nell’Aia. Se l’azienda non delibera gli investimenti e non li mette a bilancio, tutto rimane aria fritta». Link: https://www.inchiostroverde.it/comunicati/aia-ilva-peacelink-%C2%ABsenza-investimenti-e-solo-aria-fritta%C2%BB.html
La delegazione di Altamarea, composta da Biagio De Marzo e Raffaella Calvachini (Impatto Zero), ha consegnato al garante un promemoria sulle prescrizioni Aia esprimendo anche verbalmente una serie di valutazioni critiche. Da parte del Garante sarebbe giunta la disponibilità ad assicurare una continuità di “collegamento” con le associazioni. Il promemoria: https://www.inchiostroverde.it/comunicati/aia-ilva-il-promemoria-consegnato-da-altamarea-al-garante.html
Ci riserviamo di aggiornare nelle prossime ore la pagina con i resoconti delle altre associazioni ambientaliste recatesi in Prefettura. Da segnalare, infine, che il comitato dei “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti” ha rinunciato all’incontro con il Garante con le motivazioni riportate in una nota stampa pubblicata qui: https://www.inchiostroverde.it/news/ilva-il-comitato-dei-liberi-e-pensanti-non-andra-allincontro-col-garante-aia.html
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Legambiente vuole il piano industriale z conoscwre le reali intenzioni di Riva?! Ma che associazione ambientslista e'!!! Ho capito che siete molt vicini a pd, che siete finsnziati da Sorgenia, ma vergognarsi un po' no?