Nel pomeriggio, l’Ilva è intervenuta anche sul provvedimento del gip Patrizia Todisco relativo alla vendita dei prodotti sotto sequestro, notificato proprio oggi. L’azienda ritiene che “il provvedimento sia del tutto illegittimo e contenga evidenti vizi di diritto”. Si legge nel comunicato: «Non è comprensibile l’urgenza del provvedimento in considerazione dell’ormai prossimo pronunciamento della Corte Costituzionale e avendo la procura aspettato oltre due mesi per richiedere il provvedimento. Appare poi inopportuna la decisione di vincolare il ricavato a tempo indeterminato, mentre queste risorse – come sostiene giustamente il ministro Clini – potrebbero essere più correttamente utilizzate per un interesse generale dei cittadini come l’attuazione dell’Aia”. L’Ilva, infine, ricorda che la legge 231 del 2012 “prevede che i beni sequestrati siano restituiti agli aventi diritto, quindi alla proprietà”.
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