L’esito del voto è stato accolto con grande soddisfazione dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che anche ieri aveva difeso a spada tratta il decreto dall’attacco sferrato dall’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro. «Se l’Aia rilasciata il 4 agosto 2011 con l’assenso della Regione Puglia avesse adottato le prescrizioni ambientali e gli impegni di risanamento per l’Ilva che ho imposto con la nuova Aia il 26 ottobre 2012 – ha sostenuto il ministro – non ci sarebbe stato il sequestro degli impianti e non ci sarebbe stato bisogno di un decreto legge».
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