Ilva, Marescotti al sit-in: «La nostra forza è la resistenza»
TARANTO – «La magistratura è l’ultimo baluardo che ci è rimasto per tutelare la salute e la vita in questa città. Sono in pericolo le stesse basi della democrazia: la Costituzione e la separazione dei poteri». Lo ha dichiarato oggi pomeriggio Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, durante il sit-in organizzato da comitati e cittadini sotto la Prefettura, a sostegno dell’azione della magistratura ionica. Stringendo tra le mani una copia della Costituzione, Marescotti ha aggiunto: «Chiediamo che da oggi, in tutta Italia, vengano lanciate iniziative di solidarietà alla Procura di Taranto, anche perché il decreto “salva Ilva” avrà un impatto su tutti i siti contaminati di interesse nazionale dove ci sono industrie inquinanti».
Per Marescotti la battaglia in difesa della salute e dell’ambiente sarà dura, ma vittoriosa. «La nostra forza è la resistenza – ha dichiarato a Inchiostro Verde – quindi dobbiamo resistere sapendo che questa proprietà non ha messo a norma l’azienda in tutti questi anni e non ha l’intenzione né le risorse per farlo in futuro. Tra l’altro i proprietari sono agli arresti domiciliari o latitanti. Ciò costituisce una situazione di incertezza assoluta. La situazione permane in tutta la sua gravità». Marescotti prevede un futuro estremamente difficile per l’azienda: «Il rischio di affondamento sarà sempre più concreto quando si vedrà che l’Autorizzazione Integrata Ambientale non sarà applicata. Pertanto, se avremo la necessaria capacità di resistenza, riusciremo a portare dalla nostra parte, come già stiamo facendo, i lavoratori che vedendo una situazione allo sbando si uniranno a noi per una richiesta di sostegno al reddito ad oltranza, fin quando non saranno riconvertiti e sistemati in opere di utilità sociale come le bonifiche».

Alessandra Congedo
