Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto “salva-Ilva”, anziché il “salva Taranto”. Un decreto con ampi dubbi di legittimità costituzionale, che non risolverà i problemi ambientali di Taranto e rimanderà di qualche anno le problematiche occupazionali. Con questo decreto non si garantisce la salute dei tarantini né l’occupazione ai lavoratori dell’ILVA, ma si apre un preoccupante scontro tra poteri dello Stato.
Con i parlamentari IDV Zazzera, Barbato e Caforio abbiamo già incontrato il Procuratore della Repubblica di Taranto dott. Sebastio, esprimendo sostegno all’azione autonoma e indipendente della Magistratura.
Noi saremo in piazza, con la costituzione tra le mani, per ribadire che prima di tutto viene il diritto e il rispetto della Carta Costituzionale. Chiediamo il rispetto dell’autonomia della magistratura senza ingerenza nell’azione giudiziaria. Non si può sottomettere il diritto alla salute e al lavoro al profitto dei Riva.
Taranto oggi è al centro dei riflettori nazionali e non dovremo permettere di perpetrare le violazioni commesse su questa terra, la quale è stata già svenduta e barattata dalla politica per tantissimi anni. A taranto oggi c’è la vera questione morale nazionale.
Comunicato stampa dell’Italia dei Valori
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