Categories: Attualità

Emergenza cozze, andrà persa anche l’annata 2013?

TARANTO – Due annate perse e il timore di vedere vanificati anche i sacrifici e gli investimenti per la produzione del 2013. Non c’è pace per i mitilicoltori del primo seno di mar Piccolo, esiliati dallo specchio d’acqua contaminato da diossina e pcb ed ancora in attesa dell’effettivo trasferimento nelle nuove aree di mar Grande (già delimitate da boe). Nello scorso mese di giugno, il tavolo tecnico regionale istituito per seguire l’emergenza tarantina aveva indicato il febbraio del 2013 come termine ultimo per trasferire in mar Grande il novellame tuttora allevato nel primo seno. Finora nessun allevatore è riuscito a compiere questo passaggio.

«La mia pratica è ancora sul tavolo del dirigente comunale alle Attività Produttive Michele Matichecchia – è lo sfogo di Luciano Carriero, presidente della cooperativa Cielo Azzurro – eppure ho presentato le istanze richieste per ottenere la concessione ed effettuato tutti i versamenti, compreso il canone del 2012. Cos’altro devo attendere?». L’attività di Carriero e di decine di suoi colleghi è ferma dal 22 luglio 2011, quando è stata emessa l’ordinanza della Asl che vietava il prelievo e la vendita dei molluschi adulti coltivati nel primo seno. Avendo i propri allevamenti solo in quella porzione di mare, risulta tra gli operatori più danneggiati.

«I mitilicoltori che hanno le aree anche nel secondo seno possono continuare a lavorare  – sottolinea Carriero – per me ed altri colleghi, invece, la situazione è disperata: il nostro futuro dipende dal trasferimento in mar Grande. Ho già ordinato tutte le attrezzature e il materiale necessario per i nuovi impianti versando 30mila euro di acconto. L’investimento totale potrebbe arrivare a 80mila euro, ma come faccio a sostenere questi costi se non mi vengono date certezze?».

A destare preoccupazione è soprattutto l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale. «Quest’anno la produzione è  andata persa perché il Comune e il Centro Ittico non ci hanno fatto trasferire in tempo nelle nuove aree – attacca Carriero – io avevo già diffidato i due enti nel mese di gennaio, ma sono rimasto inascoltato. Ora spero che il sindaco si dia da fare per evitare un altro dramma». Com’è noto, la seconda condanna a morte per le cozze del primo seno è arrivata ai primi di giugno, quando l’Asl ha ufficializzato l’esito delle analisi condotte tra il 21 e il 23 maggio: i valori relativi a pcb e diossine si erano attestati su una media di 7,4 picogrammi al grammo superando il limite di legge di 6,5. Una tegola devastante per l’intero settore mitilicolo che ha dovuto fare i conti con l’ennesimo danno all’immagine della cozza tarantina.

Carriero è stato tra i pochi operatori che hanno potuto beneficiare dei finanziamenti previsti dal Fep Puglia (Fondo Europeo per la Pesca). «Abbiamo avuto solo briciole rispetto al danno subìto – è il suo commento – inoltre le cooperative che si sono costituite di recente sono rimaste completamente escluse. Il Comune ha promesso dei contributi alle famiglie dei lavoratori  rimasti inoccupati ma si tratta di briciole. Anche le associazione di categoria, compresa l’Ascom, hanno fatto ben poco per farci uscire dal tunnel. A questo punto non ci resta che confidare nell’azione della Magistratura. Gli inquinatori non possono passarla liscia, devono risarcirci fino all’ultimo centesimo».

Anche i mitilicoltori intendono seguire la strada percorsa dall’allevatore Vincenzo Fornaro, i cui capi di bestiame sono stati abbattuti perché contaminati da diossina. «Sappiamo che la Procura sta indagando anche sull’inquinamento del primo seno di mar Piccolo e ha chiesto ad Arpa Puglia di accertare il profilo delle diossine e del pcb contenuti nelle cozze – prosegue Carriero – nel caso delle pecore, secondo i periti incaricati dal gip Todisco, la fonte contaminante è l’impianto di agglomerazione dell’Ilva. Siamo pronti a rivolgerci ad un esperto come il professor  Stefano Raccanelli, direttore del Laboratorio Microinquinanti Inca di Venezia, per fare luce su questa vicenda e presentare una nostra perizia. Ciò che vogliamo è soltanto giustizia».

Alessandra Congedo

 

admin

Recent Posts

Attenzione a quello che prenotate online | Le truffe continuano ad aumentare

Una famiglia ha prenotato una casa vacanze su Booking.com. Purtroppo al loro arrivo non hanno…

4 ore ago

Vietati i graffi auto: ufficiale, sanzione da 300 euro, pazzesco, oltre al danno la beffa I Paghi due volte: per riparare, e la multa

Vietati i graffi nelle automobili, questa volta partono ufficialmente sanzioni da oltre 300 €. Ecco…

8 ore ago

ABOLITA L’EVASIONE FISCALE: addio controlli, non rischi nulla I Zero multa, è tutto legale: ecco cosa fare

Grandissime e importantissime novità per gli italiani: potrete dire addio definitivamente ai controlli fiscali. A…

21 ore ago

Nelle pagine di storia si cela il nome di una donna che forse è stata la prima serial killer dell’antichità

Quando ancora non esisteva il termine in psicologia criminale, una serial killer ha operato indisturbata…

1 giorno ago

“Non devi fare più la colazione”: colesterolo e glicemia, altissimi rischi se continui a farlo tutte le mattine

Prendersi cura del proprio corpo passa anche dall’alimentazione: non devi saltare la colazione se vuoi…

1 giorno ago

Reddito di Emergenza 2025, arriva il LISTONE: ecco chi sono i beneficiari e cosa devono fare per intascare il malloppo

Importanti, anzi importantissime novità per i cittadini italiani: è stato approvato il reddito di emergenza…

2 giorni ago