Ilva, per i cittadini liberi e pensanti è tutta colpa di Riva e dello Stato

TARANTO – «Ai capireparto e ai tecnici che manifestavano davanti alla direzione abbiamo fatto una semplice domanda: contro chi protestate? Non abbiamo ricevuto alcuna riposta».  Cataldo Ranieri, portavoce del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” (il cui simbolo è un arrembante apecar), commenta così l’incontro avuto ieri mattina con i dipendenti Ilva che avevano dato vita ad un’assemblea spontanea in attesa delle decisioni del gip Patrizia Todisco sul piano di risanamento presentato dall’azienda e sulla minima produzione.

Da Ranieri arriva anche una denuncia: «Mi è  stato impedito di partecipare ad un incontro con i rappresentanti sindacali. Ho mostrato il tesserino di lavoratore Ilva ma i vigilanti mi hanno bloccato. Mi è stato negato il diritto ad un contraddittorio su questioni che riguardano anche il mio futuro. Avrei detto chiaramente quello che penso: non ha alcun senso bloccare la città o fare altre manifestazioni eclatanti. Perché danneggiare i tarantini per colpe di altri?».

Per Ranieri non ci sono dubbi: «I responsabili di questa situazione sono Riva e lo Stato. Sono loro che ci devono dare delle risposte – continua Ranieri – l’Amministrazione Comunale non va neanche nominata. In questi giorni, si sarebbe dovuta tenere una seduta del Consiglio. Sarebbe stata l’occasione giusta per dire che la città è stanca di subire da decenni un disastro ambientale e sanitario, ma il sindaco Stefàno ha preferito rimandare».

La preoccupazione di Ranieri, ora, è che il ministro dell’Ambiente Corrado Clini possa premere per un provvedimento “salva-Ilva”, in grado di dare ossigeno all’azienda ancora per qualche anno, fin quando Riva ne avrà bisogno. «Non hanno fatto i conti con i cittadini però – prosegue il portavoce del comitato – qui ce ne sono tanti pronti a reagire, a non accettare compromessi che antepongono il lavoro alla salute. Basterebbe seguire l’esempio della Germania per produrre acciaio senza causare malattia e morte».

Ed è proprio sulla difesa della salute, ritenuta prioritaria, che si concentra Ranieri: «In quella fabbrica ci lavoro da anni e sono consapevole di tutti i veleni che produce. Come cittadino e lavoratore non voglio essere messo nella condizione di scegliere tra la vita e il posto di lavoro. La magistratura non ha alcuna colpa – continua – ha soltanto fatto il suo dovere chiedendo ad uno stabilimento che inquina di mettersi a norma». L’ultimo affondo è contro Riva: «Sarebbe troppo facile scaricare le responsabilità della chiusura sui giudici. Non potrà andarsene da Taranto senza aver pagato il conto per intero».

Sono giornate intense per il comitato dei “liberi e pensanti” che si accinge ad allargare il suo raggio di azione. Sabato 29 settembre, infatti, parteciperà ad un’assemblea pubblica promossa al Teatro Valle Occupato (Roma) dal titolo emblematico: “Ilva, lavorare per morire? La salute non si contratta”. D’altronde è ciò che ha asserito anche il gip di Taranto Patrizia Todisco argomentando le sue decisioni.

Alessandra Congedo (articolo pubblicato su Il Manifesto)

 

admin

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago