Ciò è la triste realtà in cui hanno impattato i rappresentanti della Guardia Costiera della Regione Puglia, dopo una visita in porto nell’ambito di una riunione presso la locale Capitaneria. Da quasi un anno diversi livelli delle rappresentanze militari, ma anche sindacali, del comparto difesa/sicurezza come la Guardia di Finanza a livello di base, Siulp-Polizia a livello provinciale e Guardia Costiera e Marina a livello nazionale e centrale, hanno chiesto e richiesto l’apposizione di centraline per monitorare l’aria. nonostante la sensibilità dei vertici, nel stimolare la competente Arpa e Autorità portuale, ancora nulla si è verificato.
In particolare il Consiglio di base chiede al ministro dello Sviluppo e dei Trasporti una norma che disciplini e prescriva determinate movimentazioni. inoltre è stato chiesto abbigliamento protettivo adeguato (tute, maschere, guanti, scarpe). La preoccupazione è nel difendersi da un nemico indiretto che non si conosce e che puo’ chiamarsi diossina, benzoapirene, Pm 10 e altro, del quale è necessario quantizzarne il potenziale pericolo. Lo spirito dei delegati, in quanto militati ed educati al servizio del bene comune, è di far si che non venga lasciato da parte delle istituzioni nulla di intentato per la salvaguardia della salute umana”.
Antonello Ciavarelli – Delegato Cocer
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