TARANTO – Sono stati giorni intensi per l’Ilva quelli compresi tra il 30 luglio e l’1 agosto. Il 30 luglio c’è stata l’apposizione dei sigilli nell’area a caldo da parte dei Carabinieri, senza un effettivo blocco degli impianti, e l’arrivo nello stabilimento dei custodi incaricati dal gip Todisco. Il giorno seguente si sono svolti gli interrogatori di garanzia degli otto dirigenti arrestati, avvenuti in parte a Taranto e in parte a Varese (ma i protagonisti hanno fatto scena muta).
Negli stessi giorni in cui le telecamere e i giornalisti provenienti da tutta Italia inseguivano le notizie del Tribunale e battevano il quartiere Tamburi per testimoniare un disastro ambientale e sanitario balzato agli onori della cronaca nazionale solo dopo l’intervento della magistratura, le centraline di via Machiavelli e via Archimede hanno nuovamente registrato valori di PM 10 sopra il limite di legge (50 µg/m3).
Riportiamo di seguito le tabelle con i dati raccolti da Arpa Puglia che attestano il perpetuarsi di una situazione intollerabile. La prima si riferisce a via Machiavelli, la seconda a via Archimede. Intanto aumentano i giorni di superamento del limite nel corso dell’anno: finora sono 28 per via Machiavelli e 20 per via Archimede. Ricordiamo che il numero massimo di superamenti annuali consentiti dalla legge è di 35. (A. Cong).
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