Il Consiglio Regionale ha impiegato quasi 2 anni per redigere una legge che non prevede né limiti certi né sanzioni rigide e che manca del regolamento attuativo, che a sua volta necessita del registro tumori e delle mappe epidemiologiche, a tutt’oggi non accreditato il primo ed inesistenti le seconde, ma nonostante tutto la maggior parte dei media locali decantano le lodi dei politici jonici e della Regione Puglia.
Vogliamo ricordare che i numeri che contano già ci sono: i 45 sforamenti di PM10, quelli del benzo(a)pirene, lo studio S.E.N.T.I.E.R.I. dell’ISS e, soprattutto, le perizie chimiche ed epidemiologiche dell’inchiesta giudiziaria in corso. Riteniamo che questo dimenarsi dei partiti, le riunioni a porte chiuse, i tavoli e tavolini, i viaggi della speranza a Roma, per raccattare spiccioli, siano solo squallidi ed inutili tentativi di influenzare l’inchiesta in corso e questa popolazione spaventata, ma sempre più consapevole della caduta libera dello status socio-economico-sanitaro ed ambientale di Taranto. Siamo certi che nulla e nessuno influenzerà la magistratura, neppure i continui inviti a tenere conto ed a valutare le ultime, tardive ed inconcludenti operazioni politiche.
Ancora una volta si preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, piuttosto che chiamare le industrie del territorio a ridefinire i propri piani affinché prevedano le dismissioni delle aree inquinanti e la loro ristrutturazione. Invitiamo Confindustria a spingere in tal senso ed a programmare nuovi impianti industriali puliti e sostenibili che rivitalizzino l’economia del territorio. Invitiamo i sindacati a tutelare i lavoratori di oggi e di domani, le generazioni future, partendo dalla salute. Nelle loro dichiarazioni non vi è una sola parola sugli evidenti pericoli e sui danni sanitari.
Ai partiti politici diciamo: state continuando a pensare ed ad agire in funzione delle consultazioni elettorali future ed alla spartizione delle poltrone. Già vi immaginiamo nella prossima campagna elettorale mentre vi “autoincensate” con i fantomatici provvedimenti, unici al mondo, con le leggi farsa, già vi sentiamo riempirvi la bocca: “abbiamo avviato le bonifiche”, tralasciando la loro inutilità a fonte inquinante ancora attiva.
Dalla nostra abbiamo la verità e le mani libere dalle catene dei poteri forti e con queste informeremo la popolazione tarantina e nazionale che Taranto avrà un futuro solamente se e quando cambierà economia.
Alessandro Furnari (Portavoce del Meetup di Beppe Grillo – I Grilli di Taranto in Movimento)
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