Le manovre dell’Ilva nei giorni scorsi e l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale di un’altra legge fumosa da interpretare e che fa il paio con la legge antidiossina (senza dimenticare il d.lgs. 155/2010) inefficace in quanto svuotata dei sui contenuti originari, somigliano sinistramente a pressioni a tutti i livelli sulla Magistratura che sta svolgendo in maniera egregia e silente, come le compete, il suo lavoro.
Altamarea chiede al presidente Vendola e ai suoi consiglieri come, visti i lunghissimi tempi di applicazione, quando e in che maniera questa legge comincerà ad affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria della città di Taranto dato che nel testo non è definita alcuna tempistica.
Altamarea chiede al presidente Vendola e ai suoi consiglieri se pensano davvero di risolvere con 300 milioni di euro il problema dell’inquinamento a Taranto quando per bonificare seriamente un’area inquinata come questa sarebbero necessari miliardi di euro. Altamarea chiede al presidente Vendola e ai suoi consiglieri a cosa serve bonificare se taluni impianti dovessero continuare ad operare nelle stesse modalità con cui hanno operato fino a questo momento.
Poiché dubitiamo (per esperienza e, quindi, prevenuti) di ricevere risposte da parte della Regione ai nostri quesiti/dubbi siamo portati a pensare che questa sia l’ennesima pantomima della politica per far finta di affrontare la questione-Taranto e portata avanti, in realtà, unicamente per concedere ulteriore tempo agli inquinatori. Stiamo rivivendo, a quasi un anno di distanza, quanto già accaduto per la questione AIA, prima festeggiata coralmente e successivamente rinnegata.
Altamarea resta fiduciosa in attesa di quelle che saranno le decisioni serene ed indipendenti della Magistratura e che partono dal principio che “la legge è uguale per tutti”. Solo questo principio, visto il totale fallimento della politica locale, può essere il reale punto di partenza per affrontare con coscienza e serietà la questione ambientale e sanitaria a Taranto, tenendo in considerazione anche le legittime aspettative di chi all’improvviso dovesse trovarsi di fronte al dramma della perdita del lavoro.
Altamarea conclude, qualora qualcuno a volte lo dimentichi, ricordando quanto la Costituzione Italiana recita all’art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”.
Comunicato stampa di Altamarea
Occhi ben aperti quando si è alla guida, soprattutto in prossimità delle rotatorie. Le regole…
Nella vastità selvaggia della taiga siberiana hanno scelto l’esilio nella foresta. La fuga dei Lykov…
Importantissime novità per tutti coloro che sono in possesso della patente B. È ufficiale: grazie…
La puzza di fritto, senza ombra di dubbio, è tra gli odori più fastidiosi da…
Un overkilling contro la compagna dopo essersi liberato del braccialetto elettronico. Un'altra donna viene uccisa.…
Notizia dell’ultima ora che sconvolge gli italiani: toccherà spegnere i riscaldamenti e morire dal freddo?…