«L’introduzione del concetto di Valutazione del Danno Sanitario in ordine ad immissioni in atmosfera e a scarichi rappresenta uno strumento nuovo e potente per il contenimento degli inquinanti, soprattutto in zone già duramente messe alla prova nella nostra regione come i territori di Brindisi e Taranto – ha commentato l’assessore alla Qualità dell’ambiente Lorenzo Nicastro – di concerto con il Ministero dell’Ambiente abbiamo emendato il testo di legge già ai lavori della Commissione affinché potesse, una volta approvato dal Consiglio, diventare esecutivo senza rischi di impugnativa. La Valutazione del Danno Sanitario redatto con apposito rapporto permetterà, in contesti con carichi industriali particolarmente significativi, provvedimenti amministrativi anche in deroga ai limiti autorizzativi attualmente previsti”.
Pollice verso da parte di Taranto Respira: «La nuova legge appare poco credibile, tardiva e depistante. Fatta solo per togliere alla magistratura la parola senza garantire alcuna certezza che l’inquinamento da domani diminuisca. Anzi è chiaramente impossibile che questa legge possa avere effetti benefici immediati sulla salute e sull’ambiente». Intanto, anche Confindustria Taranto serra le fila. Per mercoledì 18 luglio ha convocato una riunione di Giunta straordinaria, a cui seguirà una conferenza stampa del presidente Cesareo. Il tutto mentre si attendono le decisioni dei giudici tarantini, previste per metà settimana. Basteranno le ultime mosse istituzionali ad evitare provvedimenti drastici come il sequestro dell’area a caldo? Una domanda che non dovremmo neanche porci perché c’è da sperare che le scelte e le azioni della magistratura non subiscano alcun tipo di condizionamento.
Alessandra Congedo
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