Mitilicoltura, Mazza: “Tradizione millenaria messa a repentaglio”

Alla luce di quanto emerge dal Tavolo tecnico in Regione sulla questione mitilicoltori del primo seno del Mar Piccolo di Taranto, ed in considerazione del ruolo politico che mi trovo a ricoprire, non posso che ribadire quanto più volte ho detto: ‘che non esiste compatibilità ambientale con l’attuale situazione industriale sul territorio di Taranto e provincia’. Risulta inutile ritornare sull’argomento della mitilicoltura, come lo è stato per la mattanza degli allevamenti contaminati da diossine, senza che si prenda coscienza di questo importante assunto

Fuorvianti sono le bonifiche invocate per l’intero Mar Piccolo come inutili palliativi sono gli spostamenti in mar Grande degli impianti di mitili, in quanto non esiste eco-compatibilità ambientale delle industrie con il territorio, perché se attualmente le cozze, nonostante le reiterate eliminazioni, dall’anno scorso a quest’anno, risultano ancora e sempre contaminate da pcb, significa che l’inquinamento da diossina persiste e continua indisturbato a dispetto delle informazioni errate fornite sulla riduzione della diossina a Taranto, quindi la diossina continua ad essere prodotta e ad essere immessa e dispersa nell’aria ed ovunque, ecco che chissà quante ne dovremo vedere ancora.

Ribadisco che bisogna il più rapidamente possibile smettere di inquinare e cercare alternative economiche e lavorative per i lavoratori tutti, sia quelli oggi colpiti dai danni da inquinamento ambientale che per quelli delle industrie stesse, non ci sono lavoratori di serie A e di serie B, e la politica deve fare questo.E’ inutile che si facciano innumerevoli tavoli tecnici, o si cerchi di portare a Roma questioni di questa gravità per spalmare altrove soluzioni di sorta, tutto ciò non fa che ritardare il succo della questione che resta solo ed esclusivamente quello della incompatibilità delle industrie inquinanti con il territorio di Taranto e provincia.

Comunicato stampa di Patrizio Mazza, consigliere della Regione Puglia