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Trasferimento cozze, Stefàno chiede finanziamenti alla Regione

TARANTO – Non sono mancati i momenti di tensione ieri mattina durante il sit-in organizzato da un gruppo di mitilicoltori davanti a Palazzo di Città. Sono affiorate, infatti, diversità di vedute su come affrontare questa emergenza. Come se ciò non bastasse, è emersa anche l’amarezza per il mancato incontro con il sindaco Stefàno, previsto nel corso della mattinata.

«Siamo stati in piazza Castello dalle 9 alle 12, ma non si è visto nessun rappresentante istituzionale – ha dichiarato Luciano Carriero, presidente della cooperativa ittica “Cielo Azzurro” – ciò dimostra una mancanza di rispetto nei confronti di una categoria che si trova ormai in ginocchio. Ma questo non è l’unico problema. Tra noi c’è qualcuno che vuole dettare legge e mettere zizzania. Ora attendiamo la convocazione del Prefetto, così come richiesto da Confcooperative. Nel frattempo continueremo a manifestare davanti al Comune».

Raggiunto telefonicamente dal Corriere, il sindaco ha spiegato che l’incontro con gli operatori ittici era stato rimandato in attesa di un confronto con la Regione. Nel corso del pomeriggio Stefàno si è incontrato a Bari con il presidente Vendola. «Gli ho esposto le problematiche dei nostri mitilicoltori – ha detto – il trasferimento degli allevamenti in Mar Grande, da effettuare entro il 30 giugno (come deciso venerdì scorso da Tavolo Tecnico Regionale) comporta dei costi che loro non possono sostenere. Da parte del Governatore è stata espressa la disponibilità a cercare forme di sostegno economico. Saranno i dirigenti regionali a individuare la forma più adatta per questi aiuti».

A preoccupare è sempre la sorte dei mitili allevati nel primo seno di Mar Piccolo, sottoposti dal 22 luglio 2011 ad un divieto di vendita e movimentazione per il superamento dei limiti di legge previsti per il pcb. Confortati dagli esiti delle analisi effettuate negli ultimi mesi, che hanno sempre registrato valori conformi (tranne un singolo caso risalente a novembre 2011), i mitilicoltori hanno chiesto a gran voce l’ok per commercializzare il prodotto. «Anche le analisi di aprile sono risultate in regola, l’ordinanza va revocata – hanno dichiarato – perché dovremmo trasferirci in Mar Grande? Il prodotto è già pronto per essere venduto».

La Asl, da parte sua, continua a mostrarsi estremamente prudente al fine di tutelare la salute pubblica. Il dottor Teodoro Ripa, responsabile dei Servizi Veterinari ha confermato al Corriere che i dati di aprile sono ancora al di sotto del limite di 6,5 picogrammi, ma rientrano già nel range di attenzione. «Siamo in attesa dei risultati relativi ai prelievi dello scorso 23 maggio – ha dichiarato – abbiamo sollecitato l’Istituto Zooprofilattico di Teramo perché ci fornisca gli esiti nel più breve tempo possibile. Sono estremamente importanti per capire se il trend è in peggioramento oppure no». Com’è noto, il Tavolo Tecnico Regionale ha scartato l’ipotesi di una revoca del divieto di vendita e ha indicato il percorso da seguire: trasferimento altrove..

Alessandra Congedo

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