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Confronto tra candidati sindaco sull’ambiente, si presentano solo in cinque

TARANTO – Il confronto sulle problematiche ambientali promosso ieri pomeriggio da Legambiente nella sala conferenze della biblioteca comunale ha fornito qualche spunto di riflessione. Innanzitutto, si è fatta notare l’assenza di sei candidati alla carica di sindaco (su undici): dal primo cittadino Ezio Stefàno, che sarebbe stato improvvisamente dirottato altrove per inderogabili impegni istituzionali, a Mario Cito, erede di Giancarlo, che aveva declinato l’invito sin dall’inizio. Alcuni hanno inviato asettiche risposte scritte per sopperire all’assenza. Nel caso di Condemi, però, l’effetto si è rivelato un boomerang: i suoi messaggi telegrafici, infatti, hanno suscitato l’ilarità della folta platea. Altri, come Massimiliano Di Cuia e Mimmo Festinante hanno fatto perdere le loro tracce. Così, alla fine, a confrontarsi erano solo in cinque: Angelo Bonelli, Alessandro Furnari, Patrizio Mazza, Licia Bitritto Polignano e Luigi Albisinni.

A dir la verità, non tutti hanno fatto emergere un’adeguata preparazione sui nodi cruciali che riguardano il presente e il futuro della città: dalla nuova Centrale Enipower al progetto Tempa Rossa, dalla chiusura parziale o totale dell’Ilva all’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa al siderurgico e in via di revisione. L’assenza, giustificata o meno, di alcuni candidati, così come l’improvvisazione palesata da alcuni politici presenti, suonano come un ennesimo campanello di allarme. Può la comunità ionica affidarsi ancora una volta a uomini e donne che fanno confusione (magari collegando l’ordinanza sull’inquinamento Ilva all’Eni) e annaspano davanti a questioni ignorate per anni? Può fidarsi di chi evita il confronto pubblico preferendo le apparizioni in Tv? E’ arrivato il momento delle scelte ponderate e consapevoli. Ogni elettore dovrebbe interrogarsi sulla storia di ogni singolo candidato e segnare il nome di chi riesce a dare prova di competenza. Dopo il confronto di ieri, resta un ulteriore rammarico: non tutti i tarantini hanno potuto verificare di persona la pochezza e l’improvvisazione di taluni candidati. La loro scelta sarebbe stata molto più semplice. E ora non ci resta che affidarci al passaparola.

Alessandra Congedo


 

 

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