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Ilva, il Tar di Lecce sospende l’ordinanza del sindaco Stefàno

TARANTO – Nuovo round a favore dell’Ilva. Il Tar di Lecce ha accolto un altro ricorso dell’azienda sospendendo, quindi, l’ordinanza messa a punto dal sindaco Stefàno lo scorso 25 febbraio. Con quel provvedimento, il primo cittadino chiedeva l’esecuzione di una serie di lavori per ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale, entro 30 giorni, pena la fermata degli impianti interessati. A parere dei giudici amministrativi, però, le prescrizioni indicate nell’ordinanza sono aggiuntive rispetto all’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e non sarebbero correlate ad una emergenza sanitaria tale da giustificare l’esercizio del potere di ordinanza attribuito al sindaco.

Solo pochi giorni fa, com’è noto, l’Ilva aveva incassato un altro risultato a suo favore, grazie all’accoglimento da parte del Tar di Lecce di un ricorso contro alcune prescrizioni contenute nell’Aia, ritenute dall’azienda eccessivamente penalizzanti. Ricordiamo che tra i provvedimenti chiesti dal sindaco di Taranto figuravano l’installazione sul camino E312 (da cui viene emessa diossina) dell’impianto di agglomerazione di un sistema di campionamento di lungo periodo, idonee ed efficienti modalità di contenimento del sistema di scarico delle polveri abbattute dagli elettrofiltri Esp e Meep a servizio del camino E312 dell’impianto di agglomerazione AGL 2, l’avvio con immediatezza delle attività finalizzate alla realizzazione di un adeguato sistema di abbattimento polveri relativo alle acciaierie con obbligo di comunicare il cronoprogramma entro 15 giorni.

Viene da chiedersi, a questo punto, quanto siano ponderate ordinanze che prestano facilmente il fianco ai ricorsi. D’altronde, non è la prima volta che un provvedimento del sindaco Stefàno viene “bloccato” da una decisione del Tar di Lecce. Lo stesso era accaduto in passato con un’altra ordinanza sul benzoapirene. Davanti allo spiegamento di forze (anche a livello legale) di un colosso industriale come l’Ilva non si può andare avanti a colpi di improvvisazione. Sempre che ci sia la reale volontà di agire e  battersi a tutela dell’intera collettività.

A. Cong.

 

 

 

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