Lunedì 19 marzo, il Presidente della Regione Nichi Vendola incontrerà i parlamentari pugliesi a Bari, nell’aula del Consiglio regionale. “L’obiettivo dell’incontro – si legge in una nota stampa – è discutere e affrontare in modo condiviso la questione Ilva di Taranto, anche alla luce delle due recenti perizie richieste dal Comune di Taranto che hanno sollevato nuove problematiche. All’incontro sono stati invitati anche il presidente della Provincia e il sindaco di Taranto, il presidente del Consiglio regionale, i presidenti dei gruppi consiliari, i consiglieri regionali della provincia di Taranto, gli assessori regionali all’Ambiente e alla Salute e il presidente dell’Arpa”.
Non si arresta quindi il fermento istituzionale che da diversi giorni interessa le vicende legate all’Ilva. Un’iperattività che appare sempre più paradossale se confrontata con la passività e la disattenzione del recente passato. Sorprende, ad esempio, che solo dopo la presentazione delle due perizie da parte degli esperti incaricati dal gip Todisco, nell’ambito dell’inchiesta sull’inquinamento Ilva, un deputato tarantino (l’on. Vico) abbia avvertito la necessità di presentare un’interrogazione parlamentare urgente su tali tematiche. Perchè fino a poche settimane fa questa urgenza non era avvertita? Perchè a chiedere lumi sul dramma ambientale tarantino erano solo deputati “forestieri”? E’ mai possibile che questi riuscissero a vedere meglio i problemi del territorio ionico stando a centinaia di chilometri di distanza?
Alessandra Congedo
