Accorsi sul posto, sabato scorso, gli esponenti del comitato avevano notato la presenza di numerosi mezzi specializzati per interventi post-incidenti petroliferi, con squadre di operai specializzati ENI-AGIP e ditte di soccorso ambientale al lavoro dalla notte, anche con l’ausilio di lampade con generatori a motore. Gli addetti ai lavori, però, avevano impedito di avvicinarsi “troppo” al luogo asserendo che si trattava di lavori di manutenzione. Un’informazione che non aveva per niente convinto il Comitato. In seguito si è appreso cos’era realmente accaduto: la fuoruscita di petrolio. Una cosa non di poco conto quindi!
Questa mattina è stata convocata presso il Comune di Bernalda la Conferenza di servizio per individuare ed avviare le azioni per la caratterizzazione e la bonifica della zona di proprieta Eni, in agro di Bernalda, a Metaponto. L’episodio ha ovviamente accesso le reazioni della comunità locale. Da piu’ parti – politiche, civiche ed ecologiste – sono giunte richieste di chiarezza sulla portata dell’evento. Secondo fonti ufficiali, ”da una prima sommaria verifica, da una delle valvole sarebbero fuoriuscite alcune decine di metri cubi di olio che, dopo aver riempito il pozzetto, sono tracimate all’esterno in una zona per fortuna caratterizzata da un terreno fortemente argilloso che ha fatto da serbatoio naturale”.
Secondo il comitato CittadiniAttivi, però, permangono “molti dubbi e nodi da sciogliere in merito ai fatti accaduti, a partire dalla carenza di informazioni istituzionali riferite alla vicenda, su quando e perché lo sversamento è avvenuto, e come mai il complesso sistema di monitoraggio/allarme relativo al pompaggio del greggio non abbia funzionato in maniera adeguata”.
Alessandra Congedo
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