Nei giorni scorsi, infatti, sui cellulari di molti tarantini sono arrivati sms con il seguente testo: “A fronte dei continui attacchi mediatici contro Ilva, caratterizzati da una palese disinformazione sulle tematiche ambientali e di sicurezza su iniziativa spontanea del Sil, è da ieri istituito su Facebook il gruppo Taranto e Ilva insieme, che si pone l’obiettivo di condividere con la comunità il reale impegno dei lavoratori dell’azienda per rendere possibile la coesistenza tra industria e territorio”.
Ma cos’è il Sil? Basta entrare nel sito dell’Ilva per ottenere le seguenti informazioni: “In attuazione di quanto previsto dall’art.31 del D.Lgs.81/2008 è stato istituito il “Servizio di Prevenzione e Protezione“, identificato nell’ente SIL, che garantisce specifici servizi a supporto delle aree operative, integrando l’azione di prevenzione e protezione. Il Sil è composto da 37 persone”.
Finora il gruppo su Facebook conta circa 1220 membri. La sua bacheca è diventa sin dalla sua nascita terreno di scontro tra ambientalisti e persone che difendono a spada tratta il siderurgico. Non mancano, poi, coloro che lamentano di essere stati iscritti nel gruppo a loro insaputa. Non entriamo (per ora) nel merito dell’iniziativa. Ci limitiamo a dire che ormai il duro confronto tra pro e contro Ilva sta arrivando ovunque. E forse siamo solo all’inizio.
Alessandra Congedo
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