AGGIORNAMENTO – In serata la dottoressa Maria Spartera, responsabile locale di Arpa Puglia, ha fatto sapere che la centralina di via Machiavelli, nel quartiere Tamburi, ha registrato un picco nelle emissioni di Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici) totali. Le altre centraline della città, invece, non hanno rilevato anomalie. Il picco di via Machiavelli si è verificato nell’arco di due ore. «L’impatto c’è stato – ha commentato la Spartera – ma non è da considerare allarmante». Resta intatta, però, l’inquietudine dei cittadini ionici che ieri pomeriggio hanno vissuto un’altra giornata nera sul fronte ambientale.
LEGAMBIENTE – “Siamo fortemente preoccupati per l’incendio di un trasformatore sviluppatosi nel reparto tubuficio dell’Ilva e ci auguriamo – accertato che fortunatamente non vi sono danni alle persone – che non ve ne siano neppure per l’ambiente in termini di emissioni inquinanti”. Questo il commento di Legambiente alla notizia. “Gli incidenti negli stabilimenti industriali d Taranto, in particolare nella raffineria Eni e negli impianti Ilva – continua la nota di Legambiente – ricordano a tutti che nella nostra città vi sono ben 9 impianti a rischio di incidente rilevante. In merito al rischio incendi in particolare, ci risulta che l’Ilva non avrebbe ancora ottemperato a tutte le prescrizioni previste nel proprio certificato antincendio, mentre l’Eni, ne sarebbe ancora priva”.
(A. Congedo)
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