Risulta evidente il tentativo, costringendo i tarantini a recarsi nuovamente alle urne dopo una settimana dalla data dell’eventuale ballottaggio, di scoraggiare e disincentivare la partecipazione al voto su quest’importante referendum per una città come Taranto che da anni vive una gravissima emergenza ambientale e sanitaria.
Analogamente Berlusconi decise di posticipare le date dei referendum sul nucleare e sull’acqua pubblica, nella speranza di boicottarli, ora l’Amministrazione Comunale di Taranto non esita a fare altrettanto pur d’impedire ai tarantini di esprimere liberamente la loro opinione sulla presenza del siderurgico in Città
Invitiamo l’Amministrazione Comunale di Taranto, il Sindaco Stefàno, a rivedere tale decisione anche per evitare ulteriori spese elettorali.
Gregorio Mariggiò – Presidente dei Verdi nella provincia di Taranto.
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