Poche righe, quindi, a cui aggiungiamo un dato molto più importante: la media annuale del 2011, al termine delle tre campagne di monitoraggio, risulta essere al di sopra del limite imposto dalla legge regionale, equivalente a 0,4 nanogrammi al metro cubo. Una realtà che non può essere dimenticata né taciuta. Così come non va dimenticato e taciuto un importante passaggio contenuto nella relazione che il prof. Assennato ha preparato per la presentazione del rapporto Ambiente e Sicurezza:
“Obiettivi e Programmi del Documento di Politica non risultano integrati in un programma organico ed unitario di miglioramento del sistema di Gestione della Sicurezza aziendale che contempli tutte le azioni di miglioramento (di sicurezza, impiantistiche, gestionali ed organizzative) previste per le varie aree dello stabilimento. Nel “Rapporto Ambiente e Sicurezza 2011” non è riscontrabile l’impegno del Gestore, anche in termini economici, ad attuare la Politica di Gestione in materia di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti; non si fa riferimento ad alcun Piano di Investimenti e relativi interventi da porre in essere al fine di prevenire i rischi di incidente rilevante”.
Per scaricare la relazione clicca qui Assennato_ILVA_28_nov_2011_def
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