Nell’esposto, riguardante la sicurezza della raffineria Eni di Taranto, viene chiesto alla Procura della Repubblica di Taranto di verificare il rispetto delle norme poste a tutela della popolazione e di individuare soggetti eventualmente responsabili di ritardi e/o omissioni nell’applicazione e rispetto dell’articolo 27, comma 4 del D.Lvo 334/1999 e s.m.i., che recepisce la direttiva europea 96/82/CE, Seveso II, sugli incidenti rilevanti.
«Si rammenta – si legge nel comunicato di Legamjonici – che la mancata conclusione dell’istruttoria per la validazione del Rapporto di Sicurezza ha reso e rende provvisoria la stesura del Piano di Emergenza Esterno che contiene informazioni che messe in relazione con le caratteristiche di vulnerabilità del territorio circostante, consentono di ottenere una mappatura dei rischi da utilizzare per la pianificazione del territorio, l’informazione alla popolazione e la gestione delle emergenze».
L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…
Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…
Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…
Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…
Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…
Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…