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Referendum Ilva, il commento di Fabio Riva: “Meglio parlare di come affrontare la crisi”

Non si è fatto attendere il commento del gruppo Riva sulla decisione assunta dal Consiglio di Stato. Dopo aver raccolto la dichiarazione dell’avvocato Nicola Russo, presidente di Taranto Futura, che ha espresso grande soddisfazione, riportiamo il comunicato stampa dell’azienda.

A margine dell’annuale Conferenza della World Steel Association, che si sta tenendo in questi giorni a Parigi, il Vicepresidente di Riva Fire, Fabio Riva, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti sull’odierna sentenza del Consiglio di Stato in merito al referendum consultivo sull’Ilva di Taranto.

“Non ho ancora visto le carte ma a quanto mi risulta – commenta Fabio Riva – il Consiglio di Stato, pur non esprimendosi nel merito, ha dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo a decidere sullo svolgimento del referendum di Taranto. A questo punto si riparte da capo e sarà un giudice ordinario a decidere se ci sarà o meno questo referendum. Vedremo.”

“La nostra posizione? Mio padre [Emilio Riva, presidente Riva Fire n.d.r.] ha sempre sostenuto che il referendum è una questione di democrazia e che se deve essere fatto, si faccia. Certo questo non significa che non ci batteremo per la tutela dello Stabilimento e dei suoi 11 mila e cinquecento dipendenti.”

“In questi giorni a Parigi – continua Fabio Riva – emerge in modo chiaro come i prossimi mesi siano delicati. Le incertezze sui debiti sovrani stanno producendo rallentamenti dell’economia e di questo ne risente anche il settore siderurgico.  E’ un momento complicato in cui ci si dovrebbe concentrare su quali azioni intraprendere per affrontare la crisi e difendere il lavoro. E da noi in Italia? Siamo ancora a discutere di referendum, dando spazio a chi vuole mettere in discussione l’impresa e la sua capacità di generare lavoro”.

“Nessuno vuole questo referendum. Non lo vuole il Presidente della Regione Puglia, non lo vogliono i sindacati e a mio avviso non lo vuole nemmeno la città, soprattutto oggi dove è evidente come la sostenibilità dello Stabilimento sia sempre più ampia e dove l’AIA, e le leggi regionali, hanno tracciato un percorso certo ed efficace. In sintesi – conclude Fabio Riva – siamo stanchi e forse è davvero giunta l’ora di parlare seriamente di futuro.”

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