«I pannelli – ha dichiarato l’ambasciatore, Attilio Massimo Iannucci – saranno collocati sul tetto della nostra sede, non avranno alcun impatto ambientale ne’ estetico e consentiranno risparmi energetici per decine di migliaia di euro. In tutta Pechino – ha aggiunto – ci sono solo 7 strutture alimentate con tecnologie ecologicamente sostenibili e noi saremo la prima ambasciata ‘fotovoltaica’ in Cina».
Il progetto, che vede coinvolto il ministero dell’Ambiente in collaborazione con 5 imprese italiane, ha ricevuto l’apprezzamento delle autorità cinesi ed in particolare del ministro della Scienza e della Tecnologia, Wang Gang, che dovrebbe inaugurare l’impianto. Una microturbina di tecnologia italiana contribuira’ anch’essa a produrre energia elettrica e acqua calda, completando la “rivoluzione verde” della sede diplomatica.
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