Per questo – prosegue il dipietrista – la legge prevede che i territori con industrie agricole e zootecniche, come quello salentino, non possono ospitare attività di incenerimento, proprio a causa della dispersione delle diossine. Se la Colacem procederà al coincenerimento di CDR, i produttori agricoli locali, già in crisi a causa del ribasso dei prezzi all’origine, cadranno in ginocchio e saranno costretti ad abbandonare le loro attività. Questo accanimento contro diritti fondamentali dei cittadini non è più tollerabile, per questo ho presentato insieme al capogruppo dell’Italia dei Valori on. Massimo Donadi, un’interrogazione parlamentare per capire come il Governo intenda preservare l’ambiente e il diritto alla salute, posti con tutta evidenza in secondo pianto rispetto agli interessi derivanti dall’incenerimento di rifiuti da parte dei cementifici.
Noi dell’Italia dei Valori – conclude Zazzera – siamo contrari a risolvere il problema di rifiuti con l’incenerimento, sia pure in CDR, ma vogliamo la differenziazione, il riciclo e il riutilizzo di questo materiale, perché riteniamo che la tutela dell’ambiente e il diritto alla salute vengano prima degli interessi economici».
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