I campionamenti effettuati tra il 23 e il 27 marzo dall’ARPA Piemonte, dall’ARPA Valle d’Aosta, dall’ARPA Bolzano e dall’ARPA Lombardia hanno evidenziato in alcuni campioni la presenza di piccole tracce di iodio 131, dell’ordine del decimillesimo o centomillesimo di Bq/m3. Le concentrazioni sarebbero di 1-2 ordini di grandezza inferiori a quelle rilevate nei giorni scorsi negli Stati Uniti ed in Canada.
In pratica sono analoghe a quelle rilevate in Francia dall’Istituto di Radioprotezione e Sicurezza Nucleare (IRSN) nei giorni dal 24 al 26 marzo. L’Istituto precisa che tali valori non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e non costituiscono alcun rischio di tipo sanitario. Finora la rete automatica di monitoraggio non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale.
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