Tracce di iodio 131 sono state individute nelle urine di 14 persone rientrate dal Giappone. Lo rende noto il Ministero della Salute che ribadisce, comunque, che non esistono danni per la salute. Finora sono state controllate 23 persone, di cui 3 in Lombardia, presso l’ospedale Niguarda Ca’ Grande di Milano, e 20 in Toscana. Tutti i soggetti sono risultati negativi all’esame radiometrico esterno per la rilevazione di contaminazione cutanea o tiroidea. In 14 delle persone esaminate, 11 in Toscana e 3 in Lombardia, sono state rilevate lievi tracce di iodio 131 nelle urine, da mettere probabilmente in correlazione con l’incidente nucleare. Tale aumento è ritenuto comunque inferiore al limite della normale esposizione ambientale consentita e quindi si escludono rischi per la salute.
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