Tasse, il Governo boccia i Comuni sul calcolo della Tari

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Dalle Alpi alla Sicilia, in molti Comuni italiani ogni famiglia vede aumentare il proprio nucleo familiare di una unità per ogni pertinenza domestica. Se fate parte di una famiglia di 4 persone e avete oltre alla casa un box auto ed una cantina, farete magicamente parte di un nucleo di 6 persone ovvero contemporaneamente di un nucleo da 4 (quello originario), più due da uno. Una libera interpretazione della normativa che coinvolge numerose amministrazioni della Puglia che configura una tassazione della “quota variabile” della Tari, la tassa rifiuti, penalizzante e oltremodo onerosa.

Una questione su cui il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) aveva voluto vederci chiaro presentando una prima interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Economia Padoan, il 24 ottobre 2016, e poi un interpello ai funzionari degli Uffici di Montecitorio che aveva informalmente già avvalorato la lettura dei 5 Stelle, sostenuta anche dal prestigioso quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”. Trascorso un anno, è finalmente giunta la tanto attesa risposta.

Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta non ha fatto altro che darci completamente ragione durante la sua risposta in Commissione Finanze alla Camera – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – Il modo di calcolare la tassa dei rifiuti di molti Comuni non ha alcun fondamento normativo. Nella mia replica non ho potuto che ringraziare il Governo per il doveroso chiarimento e ho invitato Baretta ad emanare una circolare ministeriale il più presto possibile affinché al caos già creatosi non se ne aggiunga di nuovo con le nuove ‘bollette’ in arrivo.

L’Esecutivo – spiega L’Abbate (M5S) – ha condiviso la mia preoccupazione e ha dichiarato che invierà una nota formale all’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, per illustrare le motivazioni alla base della nostra interrogazione e per far comprendere che è necessario quanto prima sistemare la situazione in quei paesi dove si è perpetrato l’errore. Fa specie – prosegue il deputato 5 Stelle – che nel Comune del Presidente Anci Puglia, ovvero il mio Polignano a Mare (BA), il Sindaco dei Sindaci Domenico Vitto (PD), quello che dovrebbe essere il miglior Primo Cittadino della nostra Regione e che dovrebbe illuminare il percorso degli altri suoi colleghi, sia stato sordo ai nostri richiami e abbia continuato ad applicare in maniera errata e svantaggiosa per i cittadini il calcolo della Tari”.

E ora? “Ora si aprono scenari incalcolabili – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – con tutti i contribuenti che hanno dovuto pagare una tassa rifiuti calcolata in maniera errata che potrebbero decidere di chiedere il rimborso delle somme versante in eccedenza”.

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