Porto di Pulsano: il WWF Taranto onlus invia osservazioni al Demanio Marittimo

Lo scorso 29 marzo sono state presentate al Demanio Marittimo dal Wwf Taranto onlus, rappresentato da dottor Fabio Millarte, le osservazioni contrarie alla realizzazione del porto nella Marina di Pulsano. Nelle osservazioni è stata ribadita l’importanza naturalistica del sito marino oggetto dell’istanza. Oltre all’articolata e ricca scogliera sommersa, habitat di interesse comunitario per la Direttiva Habitat 92/43/CEE, e agli anfratti presenti tra gli scogli caratterizzati da colorati popolamenti tipici di grotta, nelle vicinanze del sito, a meno di 400 metri dalla scogliera, esiste un SIC (Sito d’Importanza Comunitaria) denominato “Posidonieto Isola San Pietro – Torre Canneto”, istituito per tutelare la Prateria di Posidonia oceanica.

L’ecosistema creato dalla pianta marina Posidonia oceanica è il più importante del Mediterraneo, considerato un polmone verde del mare, ricco di innumerevoli specie animali, molte delle quali di interesse commerciale. Le praterie rappresentano anche naturali barriere sottomarine che rallentano l’inesorabile erosione costiera. Inoltre, da uno studio condotto sulla comunità marina presente nell’area oggetto dell’istanza, si è evidenziata l’esistenza di numerose specie protette dalla legislazione vigente.

porto pulsano 3Si tratta di vegetali e animali tutelati dalla legge perché particolarmente delicati e vulnerabili, o perché minacciati più degli altri di estinguersi, o ancora perché pescati in modo incontrollato per tempi prolungati. L’accertata presenza di molte specie protette dalle spugne nere a varie specie di madrepore, da echinodermi e crostacei pregiati a pesci particolarmente vulnerabili come la cernia bruna, accresce il già elevato valore naturalistico del sito marino indagato.

L’eventuale costruzione di un porto, un’opera altamente invasiva con moli e strutture in cemento, provocherebbe la completa compromissione dell’ambiente naturale con un irreversibile sbancamento della scogliera e conseguente distruzione della comunità marina e delle specie protette che vi risiedono. Questo è tanto più grave se si considera il buono stato di salute della scogliera che presenta ancora una notevole biodiversità vegetale e animale.

La salvaguardia di ambienti ancora sani e vitali, è di fondamentale importanza alla luce del degrado generalizzato che interessa gli habitat marini minacciati da molteplici impatti antropici: dall’inquinamento provocato da scarichi civili e industriali alla selvaggia cementificazione costiera, dai metodi di pesca altamente distruttivi ai catastrofici effetti prodotti dal surriscaldamento globale.

Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali

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