“No all’antenna, sì alla salute”, il sit-in di protesta contro l’impianto di via Lupoli

antennaTARANTO – No all’antenna, sì alla salute. Sit-in di protesta questa mattina in via Cesare Battisti, dove un gruppo di cittadini ha manifestato contro l’antenna di telefonia mobile del gestore Wind installata su uno stabile di via Lupoli. Non è mancato anche il blocco del traffico. A farsi portavoce del malcontento sono Franco Fanelli e Beppe Miceli dell’Associazione “Tamburi 9 luglio 1960. Anno zero”, da sempre in trincea contro i possibili rischi legati all’elettrosmog.

“L’antenna è stata installata una ventina di giorni fa ma non è ancora entrata in funzione – spiega Fanelli – purtroppo siamo stati avvisati in ritardo, altrimenti saremmo entrati in azione molto prima. Nel palazzo vivono una ventina di inquilini che non erano stati correttamente informati su ciò che comporta la presenza di un impianto di questo genere, soprattutto sui rischi riguardanti la salute”.

Miceli avanza dei dubbi sull’iter che ha portato all’installazione dell’antenna: “In apparenza ci sono tutte le autorizzazioni – dice – però noi stiamo vagliando la pratica, soprattutto in merito alla mancata pubblicizzazione. C’è una sentenza del Tar dell’Abruzzo, datata agosto 2014, che accoglie un ricorso nei confronti di un’antenna proprio per questo motivo.  Chi segue queste pratiche negli uffici comunali, dice che per essere informati basta consultare l’Albo Pretorio on line e questo ci fa incavolare perché non tutti hanno il computer e la possibilità di collegarsi a internet, soprattutto gli anziani. Così i cittadini si trovano a subire decisioni senza poter entrare nel merito nel corso della fase istruttoria”.

Fanelli evidenzia un altro aspetto della vicenda: “E’ vero che la decisione sulla richiesta di collocare le antenne deve essere assunta all’unanimità, ma non sempre gli inquilini vengono informati in modo esaustivo dagli amministratori di condominio e si fanno convincere con il solito argomento: gli effetti dell’elettrosmog non ricadono su chi abita nel palazzo che la ospita ma su quelli che stanno intorno. Cosa non vera. Insomma, si gioca sull’ignoranza. E poi subentra il ricatto: se non la mettete voi, la mettiamo sul palazzo affianco. Non viene neanche spiegato che il vantaggio economico ricavato dall’ok all’antenna è meno consistente di quanto appare”.  La protesta contro l’antenna di via Lupoli potrebbe essere ripetuta alla vigilia di Natale. Intanto, l’associazione “Tamburi 9 luglio 1960. Anno zero” annuncia che il conferimento del premio annualmente assegnato a chi si rende protagonista di battaglie ambientali, avverrà lunedì mattina. I nomi nella rosa sono tre, ma sul vincitore vige il massimo riserbo.

Alessandra Congedo

 

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