Modugno ricorda il piccolo Lorenzo Zaratta, simbolo della lotta all’inquinamento tarantino

Targa Lorenzo Zaratta
“Lorenzo Zaratta, la sua breve vita simbolo di tutte le comunità in lotta contro l’inquinamento industriale”.
Ciò che non succede a Taranto, avviene in provincia di Bari, in un contesto che ha mostrato grande sensibilità nei confronti dell’infanzia ferita e violata dai veleni industriali. Questa mattina, l’Amministrazione Comunale di Modugno – accogliendo una proposta rivolta alcuni mesi fa ai sindaci italiani dal medico Agostino Di Ciaula – ha intitolato un nuovo Largo a Lorenzo Zaratta, il piccolo tarantino morto nel 2014 a soli 5 anni per un tumore cerebrale. La cerimonia, intensa e informale, si è svolta nell’area a verde antistante la scuola Don Milani, nel quartiere di Piscina dei Preti, alla presenza del papà di Lorenzo, Mauro Zaratta.
zaratta-sindacoLodevole l’iniziativa della giunta comunale di Modugno che ritenendo la storia del piccolo Zaratta un simbolo contro l’inquinamento industriale, ha deciso di intitolare a Lorenzo un luogo pubblico. La scelta è ricaduta in una zona del quartiere Piscina dei Preti, dove sono stati avviati lavori di riqualificazione finalizzati a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a rendere più sicuro  il contesto urbano. Nell’ambito di tali lavori – tuttora in corso – è prevista  anche la realizzazione di una nuova e ampia area a verde attrezzato, con un parco giochi, area che l’amministrazione modugnese ha ritenuto opportuno dedicare al piccolo Lorenzo.

“Nessuno può restituirmi mio figlio, ma sapere che c’è un luogo dedicato ai bambini dove tutti ricorderanno Lorenzo – ha commentato il papà del piccolo – mi dà sollievo e riesce a lenire, in qualche misura, la profonda ferita legata alla sua perdita». Con Mauro Zaratta, erano presenti i nonni di Lorenzo, visibilmente commossi,  la dott.ssa Maria Grazia Serra, e il dottor Agostino Di Ciaula, referenti dell’Isde Italia – Medici per l’Ambiente.

Condivisibile lo sfogo della dott.ssa Serra: “A Modugno da oggi c’è una targa dedicata a Lorenzo Zaratta, vicino a quello che presto diventerà un parco giochi per i bambini, proprio davanti ad una scuola elementare.  Lorenzo, nato in una terra discriminata, simbolo di tutti i bambini che lottano per il diritto alla salute, viene ricordato in provincia di Bari e non nella sua città. Che tristezza… Ma chi lo ha amato e lo amerà per sempre non smetterà mai di lottare”. Il papà di Lorenzo ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile questa splendida iniziativa: dal principale promotore – il dottor Di Ciaula – al sindaco Magrone, senza dimenticare la prof.ssa Bassi, direttrice del circolo didattico “Don Milani“, che insieme ai suoi alunni ha ospitato la cerimonia.

“Lorenzo ha passato il momento più delicato della vita, la vita nel grembo materno, in una zona dove non dovrebbe viverci nessuno – ha detto Di Ciaulaè nato con un tumore cerebrale ed è morto a 5 anni. Non dovremmo chiederci come hanno fatto particelle di metallo a finire nel tumore cerebrale di Lorenzo, ma con quale autorità morale qualcuno ha deciso di partorire 10 decreti salva-Ilva in soli 4 anni per garantire la prosecuzione dell’attività dell’Ilva ma anche la persistenza del rischio e dei danni sanitari, soprattutto a carico dei bambini. La mia proposta è stata accolta dal Comune di Modugno perché ricordare Lorenzo significa ricordarsi di dire basta alla discriminazione e all’indifferenza. Perché ci stanno togliendo ciò che abbiamo di più prezioso: i bambini e, con loro, il futuro».

 “Per l’intitolazione a Lorenzo, abbiamo pensato a una zona in cui è in corso la riqualificazione urbana –ha dichiarato il primo cittadino di Modugno – per sottolineare la volontà di dare una rinascita a misura di bambino al quartiere Piscina dei Preti. A ricordare Lorenzo, e a farlo simbolicamente rinascere, deve essere un luogo fatto di verde e di giochi, un luogo cioè che sia l’esatto opposto dei territori in cui l’ambiente e la salute dell’uomo sono compromessi dall’industria inquinante”. E le istituzioni tarantine quando si ricorderanno di mostrare altrettanta sensibilità nei confronti delle tante vite spezzate, anche in tenerissima età, a causa dell’inquinamento industriale?

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