Le tappe della mediazione verso la risoluzione dei conflitti

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Il processo di mediazione comporta più o meno quattro tappe che si svolgono in 10-15 incontri (questo è quanto più o meno avviene in Francia e in altri Paesi). Possiamo rappresentare simbolicamente il processo della mediazione con una ruota a quattro spicchi, ognuno dei quali raffigura una tappa:

La prima tappa iniziale, consiste nell’ascolto e presa in carico della parte/parti in conflitto: un colloquio di orientamento e valutazione, in cui la coppia potrà fare il punto, dato che l’obiettivo è quello di sapere se è proprio della mediazione che ha bisogno o se non ha invece bisogno di una terapia di coppia o di un avvocato. E’ proprio la mediazione che desiderano?  Hanno proprio deciso di trovare un accordo? Ricordiamo che la coppia può chiedere un intervento del mediatore anche quando ha deciso di separarsi ma non trova il modo per riuscire ad accordarsi sulle condizioni oggetto di separazione (alimenti, affidamento figli, casa coniugale). Successivamente, quando questa prima tappa di orientamento e di valutazione è conclusa e le persone continuano a venire in mediazione, vi è la seconda tappa.

La seconda tappa comporta la conoscenza delle dinamiche relazionali delle parti in conflitto e l’analisi dell’oggetto del contendere: durante questa fase, il mediatore cercherà di conoscere il profilo della coppia, a livello sociale, materiale e psicologico; passando poi allo “studio dei punti oggetto della mediazione”, cioè di cosa vogliono parlare queste persone: degli aspetti genitoriali, di quelli finanziari, vogliono separarsi trovando un accordo congiunto oppure hanno deciso di ricostruire l’unità familiare?

La terza tappa riguarda la negoziazione: quando avranno definito l’oggetto del contendere, ci saranno uno o più colloqui sulla negoziazione delle opzioni scelte dalla coppia in merito alla cura dei figli e/o agli aspetti finanziari. Dopo aver esaminato tutte le opzioni, quale opzione verrà scelta dalla coppia? Questo sempre nell’ottica di uscire dalla logica vincente/perdente tenendo conto dei bisogni di ciascuno. Sarà dunque elaborata la negoziazione dei punti su quali si vuole raggiungere un accordo.

La quarta tappa finale è quella di redazione, da parte del mediatore, di un progetto d’intesa, a partire dagli elementi che saranno stati elaborati dalla coppia e successivamente giunge la conclusione. Il mediatore aiuta ad adeguare le domande di ciascuno e a riconoscere i propri interessi e gli obiettivi comuni. Favorisce la formulazione delle richieste in modo tale che ognuno possa fare delle concessioni senza che ciò sia percepito come un segno di debolezza. E’ un apprendimento alla cooperazione è risoluzione dei conflitti.

A cura di Fabiana Salentino, mediatrice familiare, avvocato

E-Mail: fabianasalentino@libero.it – Cell. 328.5680484

 

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