Ilva, la Fim Cisl contro Emiliano: “Propaganda inopportuna”

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«Nel giorno del saluto a Giacomo Campo le parole del Governatore Michele Emiliano sono quanto mai inopportune». Lo dichiara il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli che aggiunge: «Fermare lo stabilimento, come chiede il Governatore della Puglia, aggiunge solo altri problemi. Dovrebbe sapere che un impianto siderurgico a ciclo integrale non si ferma dalla mattina alla sera e mi chiedo quale sarà il reddito di oltre 20.000 persone con produzione ferma? Quali bonifiche? Abbiamo già vissuto Bagnoli, chiusa nel ’98 e ancora bonificata solo per 1/3».

Secondo Bentivogli “serve che ognuno faccia la sua parte e lo faccia presto. Anche per quello che compete alla Regione (monitoraggi, interventi periodici, sorveglianza sanitaria) è sicuro, Emiliano, che la Regione sia a posto? La Regione sostiene che “da oggi eserciterà tutte le sue prerogative”. E perché non da ieri? Serviva l’ennesimo morto sul lavoro? L’Aia è stata sottoscritta dalla Regione Puglia. Bene, portiamola a compimento al più presto insieme alla messa in sicurezza di tutto l’impianto”.

Duro con Emiliano anche il segretario generale della Fim Cisl di Taranto e Brindisi Valerio D’Alò: «Nell’incontro del 9 febbraio scorso, il presidente Emiliano aveva assunto l’impegno ad insediare una “task force” per discutere degli ammortizzatori sociali scaduti già dal 15 febbraio, ma ad oggi, le condizioni dei lavoratori non sono ancora state prese in esame. Lo stesso dicasi per le famose “economie aggiuntive”, discusse nella stessa occasione: si sarebbero dovute sviluppare per affiancarle a Ilva ed occupare gli attuali “senza lavoro” del territorio. A queste promesse solo silenzio. Nessun fatto successivo. Quello che chiediamo al presidente è un dialogo sereno, rispettoso dei cittadini e dei lavoratori».

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